lunedì 9 maggio 2011

siamo tutti esseri umani...

prima ho knullato, ma ora ringrazio.
dico grazie a chi nella notte un po' per dovere e un po' per motivi suoi ha salvato i naufraghi dell'ennesimo barcone affondato davanti a casa nostra.
non vorrei fare retorica, ma quello che è successo non è che la prova che in fondo siamo davvero tutti uguali.
intanto perchè in mare di notte al buio non ci si vede una mazza, per cui essere bianchi, neri, cristiani o musulmani non fa differenza, non ci si vede punto e basta.
poi perchè quando ti ritrovi nell'acqua fredda qualunque lingua tu parli ti esprimi così: AAARGH!!!!!!!!! (a seguire idiomi in lingua madre che tradotti, ci scommetto quello che volete, voglion dire tutti più o meno "ma porc...").
se poi in acqua ti ci trovi improvvisamente e per disgrazia (barca affondata o scherzo-cretino-del-tuo-amico-deficente-che-crede-di-essere-spitritoso poco importa), l'istinto ti porta a sgambettare come un forsennato alla ricerca di un appiglio qualsiasi.
chi era lì ha fatto l'unica cosa che ha potuto: tirare fuori dall'acqua chi ci si è trovato dentro suo malgrado. sarà stato dovere, sarà stata solidarietà, compassione, paura del senso di colpa... chissenefrega di cosa; l'hanno fatto, sono stati l'appiglio per quelle persone spaventate.
in queste situazioni l'istinto ci porta più in là dei ragionamenti, delle discussioni sul numero massimo di immigrati, del distribuire doveri e responsabilità tra qui, l'europa e il nord africa; e ci fa agire bene.
grazie a tutti voi che eravate lì, magari anche per rispedire e per protestare, ma vi siete tirati su le maniche perchè nessuna famiglia si rompesse e lasciasse indietro parte di sè.

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