una tela ricamata che si chiama così perchè in sostanza veniva fatta per imparare i punti del ricamo.
da piccola di tanto in tanto ficcavo il naso e le mani in una vecchia scatola di latta nella quale mia mamma conserva pizzi, centrini e robe così e sempre rimanevo affascinata da un imparaticcio vecchio e impolverato, ricamato a punto croce, con alfabeti e numeri di stili diversi.
e fin qui, niente di che.
a renderlo interessante era la scritta centrale:
Noemi Manzato d'anni 6 l'anno 1878
d'anni 6, capito? sei! SEI!!
ma questa è una cosa che mi colpisce ora, non tanto quando avevo pressappoco la sua età, quando lo guardavo incantata.
mia mamma allora mi raccontava la storia - sospetto con l'intento neanche troppo velato di fornirmi un esempio di brava bambina alla quale ispirarmi - di quel ricamo: l'ha fatto una delle vecchie zie del nonno, quand'era piccola, così ha imparato a scrivere... e cose così, a metà via tra aneddoti da libro cuore e spaccato di vita italiana in pieno risorgimento.
una mia ava, un pezzo di storia che potevo tenere tra le mie mani, uno scampolo di stoffa che parlava della nostra famiglia... wow!
anni più tardi ho convinto i miei a investire qualche soldo per farlo incorniciare e da allora è appeso alle pareti della mia camera prima e del nostro salotto ora.
un'altra zia l'ha visto e siccome sta per diventare nonna mi ha chiesto le fotografie perchè non è riuscita a trovare un alfabeto che le piacesse tanto quanto quelli ricamati da Noemi.
eccole qui:
manca una foto d'insieme, lo so, ma essendo sottovetro non riesco a fotografarlo senza riflessi in modo da mostrarlo come si deve! mi spiace, ma appena qualcuno più abile di me verrà a trovarmi con la sua macchina fotografica e il cavo per trasferire le foto sul mio blog...
sapete già come funziona l'autoinvito, no? quindi, vi aspetto ;-) !