lunedì 29 novembre 2010

"GUARDA COM'ERANO!": le votazioni


ecco qui le foto in gara, pubblicate in ordine di arrivo!
per votare lasciate un commento a questo post in cui specificate la vostra preferenza. ricordo che sarà possibile votare fino alle 23:59 dell'11 dicembre.
IN BOCCA AL LUPO!!!


1. "I Fondatori"




2. "Nonna Rita"


3. "Nonna Maria, piccina, piccina"


4. "Piramide di fratelli"

ed eccone una fuori concorso: le riconoscete? sono le zie del candy quando erano giovani!

"Ecco com'erano"

sabato 27 novembre 2010

PROBLEMI CONCRETI PER GENTE ABITUATA A VOLI PINDARICI

gli opifici della piazza armi e bagagli, a dispetto della crisi, lavorano a pieno regime: ecco alcune foto dei work-in-progress:

il tendone da circo...
qualche anima da rilegare...
il quadretto da finire per Natale
(sono ormai più avanti di così, ma rimane ancora tanto da crocettare!)

c'è poi il tappeto a punto croce che prima o poi pubblicherò, il resto degli indumenti per l'aereo (mancano ancora il berretto e la sciarpa...), il rosario di molliche di pane di mia mamma che ho rotto circa 5 anni fa e che non le ho ancora sistemato, l'ingrandimento di una foto di mio papà e dei suoi fratelli, i quadretti dei motti a punto croce, la scatola per i miei segnalibri, i quadrati di lana per la coperta, i quadrati di stoffa per l'altra coperta...
ebbene, qual è il problema?
il problema è che mi prudono troppo le mani, comincio lavori che poi finirò boh? salto da una cosa all'altra così mi ritrovo con 50 progetti cominciati e che poi non so quando finirò...
temo che parte dei work in progress mi seguiranno là dove andremo; e visto che anche gli hobby dell'Altrametàdelcielo sono piuttosto ingombranti, mi chiedo: quanto grande dovrà essere la nostra casa per farci stare tutto?






martedì 16 novembre 2010

"GUARDA COM'ERANO!": primi arrivi

ciao!
cominciano ad arrivare le prime foto per il concorso!
forza! che il 30 novembre è dietro l'angolo!

domenica 14 novembre 2010

UN'IDEA DA RICICLARE

leggevo l'ultimo post di Agofollia e guardavo ammirata la nuova creazione per la sua piccola.
anche a casa mia giravano coperte così però, siccome venivano fatte per riciclare gli avanzi di lana, erano molto variopinte. mia mamma, la nonna e le zie le chiamavano "coperte vecchia america" x' ogni tanto s'intravedono nei film western.
rivoluzionando la tradizione, mia mamma, esaurita la pazienza di mettersi a uncinettare quadrati in modo da creare l'effetto di fiori o ghirlande o cerchi e via così, ha tagliato la testa al toro e si è inventata la coperta variegata a righe.
 in sostanza, si fa così:
- procuratevi tutti gli avanzi di lane che riuscite a trovare in giro per casa, fregandovene assolutamente dei colori e degli spessori;
- con un uncinetto di misura media, lavorate tutto a maglia bassa (o alta, come vi pare): se vi capitano avanzi di spessori diversi, adattate quelli più sottili doppiandoli e anche mischiandoli, x' no? x raggiungere la consistenza desiderata;
- iniziate con un colore e proseguite finchè non avete terminato l'avanzo; poi attaccate con un altro, immediatamente di seguito a dove il primo è terminato (all'inizio di una riga, a metà, in fondo... dove capita, insomma!);
- raggiunta la dimensione voluta o consentita dagli avanzi, orlate tutto con un colore che amalgami l'arcobaleno che avete creato (il nero va sempre bene, ma spesso un bel rosso, un blu, un marrone possono essere anche meglio).
tah-dahn! ecco un risultato:

p.s.:
non occorre avere a disposizione da subito tutti gli avanzi: può essere uno dei quei "work in progress" che procedeno man mano che ci si procura il materiale...

martedì 2 novembre 2010

VI PIACE?

ciao
ho cambiato look!
non è che prima non mi piacesse, ma avevo  poco spazio per scrivere i post e inserire le fotografie. ho tentato di allargare gli spazi, ma il modello che avevo scelto non lo permetteva, e così...

tah-dahn!

ok, la mise è un po' seriosa, ma poco alla volta conto di vivacizzarla un po'.
buona serata!

lunedì 1 novembre 2010

tutorial: ASTUCCIO PORTA FILI DA RICAMO

chichi: passione ricamo!
per natale regaleremo ai genitori dell'Altrametàdelcielo un quadretto a punto croce per la porta della loro camera:
è parte di una illustrazione di JB Monge si chiama "bouilleurs de cru" 

devo premettere due cose:
- la prima è che, contrariamente a quanto è la prassi delle ricamatrici serie, non ho mai usato gugliate corte (detesto saldare i fili!) nè tantomeno ho tagliato a metà le matassine da ricamo (cioè la lunghezza ideale delle gugliate) x' mi sembra di "rovinarle" e di pregiudicarne l'utilizzo per altri scopi. per la cronaca, si dovrebbe fare così per avere il filato sempre perfetto: infatti ad ogni passaggio attraverso la tela esso si spela, rischia di sporcarsi e di perdere alcune caratteristiche di lucentezza, e rischia di aggrovigliarsi; se poi fosse necessario disfare parte del lavoro per un errore, il filato consumato x' troppo lungo lascia un alone di pelucchi difficile da togliere.
- nel corso degli anni, ho accumulato tante matassine ma di marche diverse. in genere però gli schemi si rifanno ad una marca sola in particolare, della quale forniscono i codici colore. esistono diverse tabelle di corrispondenza dei codici delle diverse marche (per esempio, il rosso DMC 666 corrisponde al codice 46 di Anchor), per cui quando voglio realizzare un ricamo, controllo quali colori ho già basandomi su queste tabelle e appuntando a lato della legenda simboli-colori dello schema le eventuali mie variazioni.
finora, quando mi sono ritrovata a ricamare soggetti ricchi di sfumature, raccoglievo tutte le matassine in un sacchetto nel quale mi si mischiava tutto ed ogni cambio di colore era un disastro: non so quanto tempo ho perso tutte le volte per cercare il colore che mi serviva in quel momento e a controllare se percaso c'era un avanzo di gugliata in mezzo al casotto... non sapevo dell'esistenza di organizer per fili finchè non li ho visti ad Abilmente, ma sono strutturati appunto per le esigenze della normale prassi di cui sopra;
e così, mi è venuta un'idea: farmi una custodia dove riporli in modo ordinato, farla di stoffa in modo da poterci appuntare gli avanzi di gugliate e munirla anche di uno spazio dove scrivere i riferimenti per lo schema.
tah-dan!
 

ecco cosa occorre:
- 1 rettangolo di pannolenci oppure feltro misure: 50x30 cm (ho scelto questo tipo di stoffa x' non ha bisogno di essere orlato per impedire che si sfilacci - meno lavoro, quindi... - e x' il pelo fa attrito e contribuisce a tenere più fermi i filati di cotone)
- 1 rettangolo di altra stoffa misure: 50x30 cm;
- 2 elastici (tipo mutande) alto 1 cm lunghi ciascuno 46 cm;
- 2 strisce di cartoncino bianco misure: 40x3,5 cm;
- 160 cm di sbieco (+ altri 60 cm se lo utilizzate anche come chiusura);
- 60 cm di nastro/fettuccia (facoltativo)
- colla liquida tipo uhu;
- gesso da sarto o pastello in colore contrastante con il pannolenci;
- righello, forbici, taglierino e metro da sarto

ed ecco come si fa:
- sul rovescio del pannolenci (cioè la parte meno pelosa) tracciate col gesso/pastello questi riferimenti:
 
NB: se tagliate i rettangolini delle finestre con il taglierino, potete utilizzare poi le strisce per i nastri di chiusura (che è quello che ho fatto io); altrimenti, se preferite, potete utilizzare della fettuccia, o altri nastri (io ne stavo per usare uno dell'erbolario) o lo sbieco di contorno opportunamente cucito su sè stesso.
- sul dritto (la parte più pelosa del panno) sistemare un elastico, infilando nelle fessure le estremità. volendo fare le cose per bene (e non sull'onda dell'entusiasmo come ho fatto io...), dovreste imbastire l'elastico in modo che stia fermo durante la cucitura; altrimenti, passate subito alla cucitura a macchina.
- proprio come gli astucci dei bambini (quando ero piccola c'erano quelli che occupavano metà banco quando erano aperti; ora so che li fanno compatti a più piani: condomini di pastelli e pennarelli), l'elastico è fermato ogni tot da una cucitura; io ho calcolato un intervallo tra una cucitura e l'altra di 1,5 cm e per non continuare a tagliare il filo e poi saldarlo per 56 volte (tanti sono gli spazi che si creano in tutto), ho deciso di fare una cucitura unica a serpentina:
come ho fatto a calcolare 1,5 cm cucendo?
con il metro da sarto appoggiato sulla tela a sinistra del piedino della macchina da cucire a mò di guida. certo, così gli spazi non sono tutti regolari, ma questo, anche se esteticamente non sarà un gran che, permette però di poter infilare anche le matassine già usate e quindi più sottili senza che scivolino fuori dalla sede.
altrimenti, volendo fare un lavoro più preciso e meno... casereccio, con riga e gesso/pastello/imbastitura si segnano tutti i riferimenti; certo ci vuole più tempo e considerato l'uso finale, secondo me si può fare a meno di tanta meticolosità (sempre che non se ne debba fare un regalo o che non si voglia proprio una cosa perfetta)
- fate la stessa cosa per l'altro elastico.

ora la parte difficile: sistemare i cartoncini.
le finestre tendono a deformarsi, così ho fatto in questo modo:
- ho steso bene il panno con il ROVESCIO verso l'alto sulla base da taglio che è suddivisa in tante righe e quadratini di riferimento; se non ce l'avete, utilizzate un cartone sul quale avrete disegnato il rettangolo 50x30 e la posizione delle finestre.
- poi ho cosparso di colla i bordi esterni e ci ho incollato sopra i cartoncini
come vedete dalla foto, io ho sistemato prima i cartoncini e dopo gli elastici, ma così le cuciture degli elastici sono state un tormento, perchè i cartoncini sono rigidi e intralciano parecchio durante la cucitura a serpentina degli elastici con la macchina da cucire

- poi, sul DRITTO, ho cucito tutt'attorno alle finestre
 - dopodichè, con righello e biro con punta fine, ho suddiviso il cartoncino in tanti spazi, corrispondenti alle cuciture dell'elastico, e sempre con la penna li ho anche numerati in alto a sinistra (giusto per sapere con quanti colori si ha a che fare)
- ho poi saldato tutti i fili sul retro del panno.
- poi, rovescio contro rovescio, ho cucito assieme lungo tutto il perimetro il panno e l'altra stoffa e poi ho imbastito tutt'attorno lo sbieco e i nastri. ho cucito a macchina, saldato i fili e tolto l'imbastitura.

ora non rimane che adoperarlo:
dopo aver posizionato una matassina per spazio sotto l'elastico, nella casella corrispondente ho disegnato a matita il segno grafico di riferimento adottato nello schema. a lavoro terminato, non rimane che riporre le matassine al solito posto e cancellare i segni a matita e riempire l'astuccio per il nuovo ricamo!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...