sono tornata.
resterò per molto?
ancora non lo so: questi mesi di distacco dal blog mi hanno lasciata quasi indifferente, nel senso che non mi è mancato scriverci sopra, e più volte ho pensato di chiudere baracca e burattini e lasciar perdere. poi la pigrizia, la non voglia di metterci la testa per capire come si fa e farlo mi hanno sempre trattenuto.
il fatto è che per me tenere il blog è un grosso impegno: ho iniziato coinvolta da una cara amica e perchè pensavo potesse essere un sistema per dare un senso logico e mantenere una traccia dei miei lavori, ma quando ho capito che in realtà non è questo - anche perchè non sono così smaliziata nell'uso del mezzo, e, di nuovo, sono troppo pigra per approfondire più di così la conoscenza in materia - è diventato uno sbattimento in più. la cosa che più me lo rende ostico è che il tempo che ho usato per scrivere è stato tempo tolto allo sfogo della mia creatività.
alcuni blog che seguo sono cambiati nel corso del tempo, qualcuno con tanto di manifesto di intenti ma più spesso in sordina, lasciando che i post prendessero le pieghe che hanno voluto. un po' come un diario, il blog riflette le nostre vite, immagino che sia così.
quando mi lancio in qualsiasi cosa, parto sull'onda dell'entusiasmo come un caterpillar pieno di benzina e fisso un target senza riflettere troppo sulle mie reali capacità (beh, il nome del mio blog la dice luunga!). la storia di "faccio(quasi)tuttoio" più o meno è iniziata così: "sìì, aprirò un blog, saranno tutti tutorial, pubblicherò le foto di ogni mia cosetta, sarà diviso nei miei vari settori di interesse, così avrò tutto in ordine e a portata di mano e poi non mi dimenticherò dei lavori che ho fatto!"
ehm...
dopo un tot di post ho capito che:
1- tutorial è un manuale di istruzioni: mio fratello una volta ha detto che il suo problema non è progettare i macchinari ma scrivere i manuali di uso e manutenzione. ridevo -me ingenua!- pensando alle sue difficoltà linguisitche (beh, all'ITIS italiano e inglese sono soltanto accessori per appesantire gli zaini) ma ancora inconsapevole di quanta verità ci fosse in quelle parole.
2- fotografare: proprio non lo so fare e poi vuol dire interrompersi ad ogni passaggio per illustrarlo; considerato che la maggior parte delle mie produzioni è fatta di sera...
3- settori di interesse: cartonaggio, punto croce, patchwork, cucito, bricolage, cucina, fumetti, giochi, nuoto, canto... troppa roba, troppa. e così praticamente da subito ho lasciato perdere certe cose concentrandomi di più sul cartonaggio e sul cucito in generale
4- ordine: ho capito che se non hai un ordine mentale, per così dire "di sistema", il computer mica ti aiuta. sei tu che devi dare un'impostazione di ordine, ma io, a dispetto delle apparenze, questa capacità non ce l'ho proprio. il mio "armadio" è un'accozzaglia di materiali e strumenti in cui prevale certo la logica dell'incastro, ma che va a cozze con la logica del mettere assieme le cose che servono allo stesso scopo. vuol dire affidarsi alla memoria: pericolosissimo se ce l'hai colabrobo come la mia...
5- dimenticarsi dei lavori: succede anche adesso! mica scriverò di ogni minima cosetta che faccio... voi lo fate? voglio dire: quando producete qualcosa "in serie" ve le ricordate tutte quante? beh, magari siete più furbe di me e gli fate una fotografia che salvate in una cartella: potrei farlo anche io, magari.
per farla breve, credevo fosse più facile.
sono mesi che non pubblico niente, e per fortuna questo non significa che non abbia fatto niente. giusto per la cronaca e in ordine sparso: altri 2 cuscini per l'allattamento, 2 borse per la spesa, un cofanetto, una rubrica, uno gnomo fermaporta, tutta una serie di oggetti per il musical Aladin con il quale a brevissimo andremo in scena (tra i quali anche un cesto di carta: nuova tecnica che mi piace molto; qui il videotutorial che mi ha insegnato come fare), tante ricette, tra le quali il dado granulare vegetale, il patè di melanzane, la conserva di pomodoro e i pelati, tovagliette americane e i relativi tovaglioli, dei sacchettini di stoffa per le pedine di alcuni giochi in scatola... e poi proseguono i ricami -a rilento come i lavori pubblici, ma non importa.
naturalmente di tutto ciò non ho manco mezza foto.
se vi state chiedendo quale sia il senso di questo post, sappiate che nemmeno io ho le idee chiare in proposito: diciamo che è una pagina di riflessione, che ho voluto condividere con questo pezzo di mondo perchè mi piacerebbe sapere da voi che ne pensate, della "difficoltà", della latitanza che ogni tanto colpisce il blog, o se anche voi avete meditato la chiusura del vostro.