sabato 18 agosto 2012

tutorial: CUSCINO "PORTATILE" ovvero: le 4 vite (finora) del mio pc

quasi un anno e mezzo fa il mio portatile, smise di funzionare, ma fu riparato (in garanzia, per fortuna).
un annetto fa, nel bel mezzo dei preparativi del matrimonio, della casa e del viaggio di nozze paf! non si accese più; la garanzia ormai era scaduta (O_o) ma l'Altrametàdelcielo aveva scoperto che bastava togliere la batteria e poteva funzionare attaccato alla corrente.
5 mesi fa,  l'Altrametàdelcielo si era messo a "fare il rendering" di non so che cosa: risultato? computer morto un'altra volta!
il suo fisso megagalattico? sul più bello della registrazione dei conti di casa, si è rotta la scheda video.
per farla breve: il fisso è fisso sulla scrivania, cioè vuol dire che non lo puoi usare standotene stravaccato sul divano, per cui la priorità ce l'ha avuta il portatile.
così, dopo aver sentenziato che "è il caldo che lo fa spegnere, le ventoline sono sottodimensionate, come in tutti i portatili"; dopo aver guardato varie tavolette reggi portatile munite di impianto di raffreddamento; dopo aver constatato l'eco nel portafogli, l'Altrametàdelcielo si è tirato su le maniche e ha costruito la suddetta tavoletta proprio su misura del(l'ormai nostro) computer.

fino a ieri quindi usavamo il pc incastrato sulla tavoletta la quale poggiava sul cuscino a mezzaluna dell'ikea, ma dal quale spesso cadeva perchè i piedini della tavoletta non si appoggiavano bene.
e così, euforica per il mio primo giorno di ferie, ieri ho completato l'opera, e questo è il risultato:


 ecco com'è fatta (partendo dal basso):
- il cuscino rosso, legato con dei laccetti ad una
- base di legno, sulla quale è inchiodata
- la tavoletta con le ventole che qui non si vedono perchè c'è sopra
- il computer


questa è la tavoletta:

1. vista dall'alto

2. vista capovolta: ventole e alimentatore


3. l'impianto: ventole, alimentatore e cavetti
4. i fermi per alloggiare il pc
[postilla: fin qui la tavoletta non ci è costata niente, perchè il legno è un avanzo, le ventole sono di vecchi pc smontati e l'alimentatore è un residuato della'ttività modellistica dell'Altrametàdelcielo; cavetti e mammut di collegamento sono di casa, avendo per suocero un elettrotecnico!]

io ho aggiunto un'altra base di legno, inchiodata ai piedi della tavoletta con le ventole e opportunamente forata per far passare i lacci del cuscino e appunto il cuscino.


e qui le istruzioni per il cuscino:

ho usato:
- stoffa di cotone per l'interno (44 x 32 cm, 2 pezzi) + 1 striscia (152 x 5 cm);
- palline di polistirolo (che sono avanzate dal riempimento della poltrona fagiolo)
- stoffa per l'esterno (45 x 33 cm, 2 pezzi) + 1 striscia (156 x 6 cm)
- cerniera (60 cm) (e questa è stata l'unica cosa che ho dovuto comprare)
- cordino (1 m circa)

perchè complicarsi la vita con interno e esterno con tanto di cerniera?
per colpa delle palline di polistirolo: non so cosa succederebbe lavando il cuscino con le palline dentro; senza contare che se percaso si bucasse, le palline si spanderebbero in giro per casa; saranno staticissime, per cui tentare di scoparle o risucchiarle con l'aspirapolvere sarebbe come svuotare il mare con un cucchiaino!
d'altra parte, sono davvero l'ideale, perchè creano un'imbottitura fluida, permettendo al cuscino di adattarsi a qualsiasi superficie gibbosa facendo rimanere stabile il pezzo sopra (e quindi il pc); in ogni caso, si potrebbe ovviare usando ritagli di gommapiuma o avanzi di lana, ma senza riempirlo troppo sennò non si ottiene questo effetto.


ho cominciato con l'interno:

- ho cucito la striscia ai due rettangoli lasciando aperta una parte per infilare le palline a mo' di sacco (più sotto mostro come terminare la cucitura della striscia*);

- una volta riempito (non troppo) ho chiuso il sacco con un elastico, in modo da impedire alle dannate di uscire e far disastri e poi ho cucito l'apertura

(se non voleste fare un cuscino sfoderabile, il lavoro per voi finisce qui: basta solo cucire i laccetti).


considerazioni del dopo-fatica:
forse avrei potuto semplicemente cucire un pezzo di stoffa piegato a metà, senza cioè lo spessore (la striscia, insomma)  e *magari partire a cucire su un lato, invece che da un angolo, che poi ci si incasina quando si deve terminare il giro della cucitura della striscia... senza contare che già con l'aggiunta della base di legno avremmo potuto usarla con la mezzaluna dell'ikea avendo risolto il problema dello scivolamento dei piedini della tavoletta sulla base di plastica... °_°'




poi la fodera esterna:
- ho cucito la striscia accoppiandola ad uno dei rettangoli di stoffa; 
- poi ho cucito la cerniera 
- e infine ho chiuso il tutto con l'altro rettangolo

come cucire la striscia al rettangolo nell'angolo

cucitura della striscia nell'ultima parte...

... mi sono fermata a circa 5 mm dal solco creato dalla cucitura già effettuata.
poi ho girato la stoffa sotto il piedino di 90° in senso antiorario e ho proseguito la cucitura.
quel pezzetto a destra della cucitura va tagliato





la cerniera:

appuntata sulla striscia già cucita alla pezza
una volta cucita alla striscia, tocca all'altra pezza, e poi si cuciono i 3 lati rimanenti


fatto! ora tocca ai laccetti

domenica 12 agosto 2012

mmh... OLIMPIADI

immagine presa da qui
ecco, ci risiamo.
ieri sera ho visto la cerimonia di chiusura dei giochi e... ci sono rimasta male.

mentre si svolgeva lo spettacolo, Caprarica e il suo collega Icardi hanno commentato il bilancio di questa edizione: chi ha vinto di più, cosa ha fatto l'italia, chi è stato più bravo, e che bello che quest'anno tutte le delegazioni avevano almeno una donna (che per quanto riguarda i paesi musulmani non è roba da poco, questo va detto), che alcuni paesi hanno avuto più medaglie dalle donne che dagli uomini... una collezione di primati, insomma, ma che mi cascano tutti di fronte all'ennesima occasione persa  per evitare di fare le olimpiadi e dopo le paralimpiadi.

questa cosa non l'ho mai capita: perchè due edizioni di giochi?
è davvero così complicato far coesistere le due realtà?
faccio fatica a crederlo. voglio dire: oggi si nuotano i 100 m? bene. di batteria in batteria fino alle finali, gareggiano tutti gli atleti delle diverse categorie, normodotati e non, prima gli uni e dopo gli altri o viceversa.

non penso sia un problema di strutture: le olimpiadi fanno rimettere tutto a nuovo e per far bella figura di fronte al mondo si costruiscono stadi e palestre sempre più grandi e avveneristiche, chiaramente secondo criteri di rispetto dell'abbattimento di barriere architettoniche proprio per permettere a chiunque di poterle usufruire.
da questo punto di vista la questione è addirittura paradossale: leggi e normative prevedono di tutto perchè tutti possano accedere e poi anzichè metterli tutti assieme e si integrino li dividiamo?

questione di regolamenti e diversi requisiti per normodotati e diversamente abili? mbè? i regolamenti li hanno fatti delle persone, non si possono riformare?
nella mia piccola esperienza di nuoto amatoriale, sono stata ampiamente surclassata da un signore di 'anta anni senza una gamba e in quasi tutte le traversate che ho fatto ha partecipato anche un ragazzo in sedia a rotelle, che, inutile dirlo, è sempre arrivato ore prima di me.
non mi paragono a loro due perchè io non sono un'atleta e non posso competere con loro, ma il fatto che abbiano semplicemente deciso di partecipare mi fa pensare che non fosse affatto un problema per le organizzazioni di questi eventi.

quindi, se ce la fanno loro che devono gestire anche fino a 600 atleti contemporanemente che spesso si perdono nel lago e bisogna andare a riprenderli, perchè non può riuscirci il CIO?????

tutorial: COPERTINA PER QUADERNO

quando ancora andavo a scuola, adoravo questo periodo in cui mi guardavo intorno per scegliere le cose per il nuovo anno: il diario, i quaderni, l'astuccio... adesso, quando vado al supermercato a fare la spesa e vedo file e file di oggetti di cancelleria, mi viene la nostalgia e soprattutto la voglia di comprare qualche accessorio approfittando del vasto assortimento.
durante una cena di qualche sera fa si parlava delle copertine per i quaderni, e di quanto poco ci piacessero, così di plastica, anonime, fragili. da lì all'idea di farle di stoffa il passo è stato minuscolo.



servono:

- quaderno
- stoffa 63 x 31,5 cm
- 2 fogli di plastica 17 x 30 cm (io avevo un ritaglio di tovaglia, altrimenti una bustina di PVC da inserire nelle copertine ad anelli, oppure un sacchetto bello robusto)
- metro da sarta
- forbici
- matita o pennarello per marcare
- macchina da cucire, ago e filo


e poi ho fatto così:

- ho stirato la stoffa e l'ho messa da parte "ad asciugare" x' ho esagerato un pochino con il vapore;

- ho preso le misure del quaderno:
per largo: ho preso tutta la circonferenza
per lungo

- a queste misure ho aggiunto: 1,5 cm in lunghezza e 21 cm in larghezza.
quindi ho ritagliato dalla stoffa stirata un rettangolo di 63 x 31,5 cm;




- sulla stoffa ho segnato, sulla misura più lunga, due tacche a 10 cm dalle estremità: saranno la guida per piegare la stoffa e formare così le patelette, che, una volta cucite, permetteranno di infilare il quaderno nella fodera.



- ora si comincia a cucire.
siccome ho usato stoffa da tappezzeria ho preferito non orlarla per non "appesantirla" troppo. in ogni caso bisognava impedire che si sfilacciasse: l'idea era di fare uno zig-zag fitto fitto, ma non mi è venuto molto bene x' lavorando vicino al bordo della stoffa, spesso veniva presa dentro il meccanismo rendendo il punto decisamente irregolare, non solo nella lunghezza, ma soprattutto creando ispessimenti che rendevano difficile lo scorrimento sotto al piedino. così dopo alcune prove ho scelto invece un punto che disegna una specie di 8.
come prima cosa ho cucito i lati corti e successivamente ho piegato le due patelette usando il segno fatto in precedenza come riferimento (una volta piegata la stoffa, la tacca rimane all'interno). infine ho cucito i lati lunghi, rifinendo contemporaneamente la stoffa e chiudendo le patelette sui bordi più piccoli:



- ago e forbici alla mano, si saldano i fili e si tagliano le parti sfilacciate della stoffa. poi, una bella stirata.


- ora tocca alle alette. sulle prime pensavo di non farle, ma d'altra parte servono a tenere a bada le orecchie e a tenere il segno... la tentazione di farle in stoffa è stata tanta, però sarebbero state meno pratiche nell'uso del quaderno x' scrivendoci sopra il foglio si bucherebbe.
ho ripiegato sulla plastica (avanzo conservato gelosamente nel corso degli anni) e l'ho cucita a mano sui bordi estremi della copertina; ho provato a cucirla a macchina, ma senza successo x' scivolava sulla stoffa; per non indebolire troppo la plastica, ho eseguito una filza con punti lunghi circa 5 mm e anche più, ed ecco qua: tah-dah!



martedì 7 agosto 2012

LA LAVATRICE NON E' UNA TINTORIA... o forse si?

Eh sì, l'avevo sfangata fino ad ora, ma dovevo sentirmelo che non poteva durare... ho confuso un paio di pantaloni rossi con un altro, e paf! ora non ho più magliette bianche. L'Altrametàdelcielo invece ha rinnovato il suo guardaroba di biancheria intima con un certo numero di mutande rosa; per sua fortuna, non frequentando palestre e simili, non è costretto a condividere con nessun altro questo particolare.
Il fattaccio però mi dà un'idea: e se si lavassero di proposito capi che lasciano il colore per rinnovare / ravvivare altri un po' smunti?
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